Twitter Google Digg Reddit LinkedIn


Chiesa Madonna Delle Chiaie

 

La cappella è situata al termine del declivo collegato alla strada principale che permette di recarsi alla chiesa di San Michele Arcangelo (500 metri d'altitudine) e si presenta immediatamente allo sguardo nel suo carattere distintivo, ossia come chiesa rurale, circondata dagli ulivi ed immersa in un affascinante scenario agreste.

La particolare collocazione può essere vista come giusto riferimento all'affermazione del toponimo Chiaie proveniente dal termine clivus o plagis che designano nel primo caso un terreno in pendio, nel secondo il versante di una montagna.

La fondazione di una Cona dedicata alla Vergine, è collocabile con ogni probabilità al XV secolo, epoca in cui risale l'affresco rappresentante la Madonna con il Bambino conservato all'interno della cappella.

Il primo documento certificante il sussistere di una vera e propria chesa, è datato al 5 agosto 1569, allorchè il vescovo di Sora Tommaso Gigli (1561-1577) la conferì a don Giovanni Santo presbitero sorano. L'odierna architettura dell'edificio è frutto dei lavori di ampliamento svolti nel 1886 e si basa su un'unica navata di circa 5x10 metri dove sono riprese forme di gusto medievale sul quale si svolge una decorazione autonoma del XX secolo. L'esterno è articolato da tre volumi costituiti dalla facciata, la sacrestia ed il campanile impostati su schematiche linee delicatamente sono integrate con il circostante paesaggio.

Un tragico accadimento costituì, nel XX secolo, la più profonda ferita inferta a questa cappella: nel 1944 alcune avanguardie dell'ottava armata inglese si scontrarono con i tedeschi, un proiettile di 88 mm cadde sulla piccola chiesa e dopo aver perforato la volta, finì sull'altare senza esplodere; nella piccola calotta è visibile e chiaramente conservata, l'apertura provocata dal proiettile circondata da una iscrizione che sottolinea il carattere miracoloso dell'infausto evento.

Al secondo Novecento si riferiscono diversi restauri e lavori di abbellimento della struttura. Nel 2007 la cappella è stata chiusa al pubblico per praticarvi un restauro volto alla risoluzione delle due problematiche che hanno colpito maggiormente il sacro luogo: le infiltrazioni di acqua e la presenza di superfetazioni che hanno stravolto l'originario aspetto architettonico.

Le operazioni di recupero sono state effettuate previo permesso della Soprintendenza per i Beni Architettonici e dal Paesaggio del Lazio e progettate e dirette dalla dott.ssa arch. Laura Scrimieri. La sera del 23 maggio 2009, alla presenza di un numeroso pubblico, è avvenuta la riapertura della cappella.

L'evento è stato segnato da un convegno svoltosi nella chiesa di San Michele Arcangelo dove è stato presentata la pubblicazione del Dott. Stefano Di Palma dal titolo La cappella della Madonna delle Chiaie in Broccostella dove si ricostruiscono le vicende passate e si illustrano le opere d'arte relative a questa storica appartenenza della nostra parrocchia.

Le ultime copie del testo, patrocinato dal Comune di Broccostella, sono disponibili gratuitamente su richiesta diretta al parroco.

La piccola chiesa è luogo di preghiera e d'incontro in occasione del mese di maggio e della festa annuale della Madonna delle Chiaie, chiunque fosse interessato a visitarla, può anche in questo caso contattare il parroco.